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Cambiare marcia

Fra i tanti valori positivi che singolarmente abbiamo, a noi italiani manca sicuramente la cultura dello  spirito collettivo  il senso della comunità.

E’ dalla e nella  comunità che sorge e  approda la solidarietà. Dobbiamo distinguere la comunità politica(italiana) dalla comunità sociale. Il modello della  prima è  più simile ad un’associazione “a delinquere” poiché il continuo aggiornamento degli abusi economici e di potere  compiuti dalla maggioranza dei politici locali, sta travolgendo definitivamente la capacità di risollevarsi  dell’intero sistema politico del Paese.

L’immobilismo del governo in materia di politica europea, l’incapacità dello stesso di esprimere una concreta strategia di accoglienza dei migranti,  sono state  stata messa alla prova sia dalla Francia che dalla Gran Bretagna. Nel caso dei migranti e dalla Germania e la Francia nel caso del default Greco.  A mio parere, per quanto riguarda l’immigrazione illegale, la lezione ricevuta da due nazioni, a cultura colonialista per testimonianza storica, avrebbe dovuto far riflettere i nostri governanti e indurli  immediatamente a  reagire dimostrando l’efficienza dei nostri controlli e la capacità di prendere delle decisioni, oramai irrinunciabili, di rimpatriare i migranti economici e stendere un piano di accoglienza per i cosi detti profughi, solo se  in possesso di domanda di asilo. Tutto questo non è stato fatto, anzi. Le navi straniere, che rappresentano i Paesi disponibili al soccorso ma non all’accoglienza, dimenticano di esercitare il diritto/dovere di essere Stato in navigazione. Nel senso che i migranti soccorsi da una nave inglese, dovrebbero essere accolti   in GB. Questa nave invece come si comporta? Scarica i migranti soccorsi nelle coste italiane, negando l’accoglienza terrestre nel loro Paese. Per quanto potremo andare avanti così? Ingoiare, far finta di non vedere, assistere pavidi all’arrivo di centinaia e centinaia di migranti i quali sono spesso scaricati nelle stazioni delle città e lasciati in balia di loro stessi.

Ho descritto questo fatto non potendo credere che il governo non abbia pensato,programmato e diramato  un piano tecnico di accoglienza e sistemazione, che solo i prefetti dovrebbero avere la professionalità e il ruolo istituzionale  per metterlo in atto. Ma non è così. 

Il paradigma di fondo, che viene travisato dall’opinione pubblica è così classificabile: abbiamo una classe politica che si trova all’opposizione che invece di proporre soluzioni o piani realizzabili, magari  con fantasia,fa patetica e continuademagogia elettorale, senza rendersi conto che se fossero loro al Governo (come è stato  Maroni per 4 anni) non sarebbero in grado (come si dice) di tirar fuori dal buco nemmeno un ragno.Questo è l’aspetto etico ed estetico, calpestato e mistificato, che innervosisce  mantenendole però intellettualmente immobili le persone serie, ma che conquista, attraverso un populismo televisivo di maniera, migliaia di cittadini che continuano ad essere allocchi politici. Mi chiedo come possiamo cambiare questa classe politica.

Perché non andiamo a elezioni anticipate? Non pensate, cari lettori, che il nostro Paese sia destinato a franare verso un più strutturato commissariamento politico europeo o una fine molto vicina a quella riservata dalla Grecia? Noi italiani mettiamo molto “di nostro” per farci del male da soli.

Guardate la parabola politica del cavaliere. Costellata da scandali di tutti i tipi messi  a scadenza nell’agenda della magistratura, il tycoon milanese rischia di passare alla storia più per gli incontri avvenuti sotto le lenzuola con avvenenti fanciulle, che per le riforme  realizzate o per aver avuto  la capacità di creare una classe dirigente da lui indipendente. Se poi ci chiediamo il livello di reputazione costruita in Europa  dobbiamo praticamente ammettere e capire perchè  Paesi come la Germania e la Francia  snobbino la classe politica italiana; mentre Nazioni come il Brasile e l’India nemmeno ci considerano interlocutori politici attendibili, umiliandoci con i noti casi  di  mancato rispetto del diritto internazionale riferiti alla messa libertà di quell’assassino ( sentenza in giudicato) di Battisti o alla mancata  concessione della libertà dei marò, a mio parere. arbitrariamente trattenuti.
Parliamo ancora una volta delle carceri: continuano ad esserci, in tutto silenzio, provvedimenti svuota carceri. Invece di costruire nuove Case di pena,si lasciano in libertà criminali che dovrebbero restare in prigione. Anche in questo caso pensiamo perché non sono state interpretate correttamente applicate le normative di legge in vigore. Per casi simili in Francia o in Germania gli arrestati restano in carcere.Da noi  la giustizia è cieca ma i criminali ci vedono benissimo.

Il problema delle super pensioni e dei privilegi dei politici indagati o passati in giudicato:perché non vengono eliminati questi privilegi? Guardate quel gradasso di Galan, che continua a percepire quasi 15.000 euro al mese, da spendere nella prigione dorata della sua villa di campagna. La corruzione: mezza Italia politica  e mezza Italia della P.A. è soggetta corruzione. Serviranno anni di nuova cultura verso il rispetto delle leggi, con una nuova coscienza collettiva, grazie alla quale far crescere un nuovo senso civico.

Altra ingiustizia, di cui non si parla mai: i quasi 400 morti fra i militari italiani che hanno operato in Bosnia, contaminati dalle radiazioni dell’uranio impoverito, vittime di patologie oncologiche che li hanno costretti, assieme ai loro famigliari, a calvari impossibili. Cito il caso, sentito alla radio, della signora Giorgi, che ha perso il marito dopo 7 anni di cure, rivelatesi purtroppo inutili. Lasciata sola dallo Stato, ha tre figli adulti senza lavoro, sentendosi del tutto abbandonata dalle Istituzioni. Riducendo le pensioni oltre  un certo tetto, sarebbe possibile fare un Fondo d’indennità per aiutare  le famiglie disgraziate, con vittime causate dell’uranio impoverito.

Questo problema assieme ad altri mille. Un’Italia non solo mal governata, ma debole con i forti e forte con i deboli. Ingiusta, antidemocratica, disorganizzata, corrotta che non riesce a dimostrare ai cittadini una linea di svolta della propria governance.   
C’è pochissimo tempo per cambiare democraticamente. Andiamo subito alle lezioni anticipate. Poi soccomberemo ai più forti, agli immigrati illegali ed ai criminali organizzati.  Un futuro drammatico per la quotidianità e senza speranza per il nostro modello sociale. Dobbiamo ribellarci.

Leggiamo “La Corsa verso il nulla” di Giovanni Sartori euro 12.90 (acquisto on line)

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Gli statisti di questo Paese

Il primo sentimento quotidiano che accompagna la maggior parte degli italiani nella sveglia mattutina, è la nausea. Una nausea del tutto politica. Anzi è uno stato che preclude l’inquietudine in cui siamo caduti, dato il livello della classe politica che ci sta governando, sia di maggioranza che all’opposizione.

Ci siamo appena liberati dal ventennio terribile, massacrante e vergognoso della banda del boss di Arcore, che ha fatto sprofondare gli Italiani nella più lunga crisi mai esistita dal dopoguerra a oggi. Le tracce lasciate in Europa dalla sua “dittatura mediatica” hanno portato il nostro Paese alla perdita di ogni peso politico, internazionalmente parlando, ed alla frantumazione della reputazione politica dell’intero Paese. La vicenda delle multe da pagare sulle quote latte, da noi sollevata in tempi non sospetti in questa rubrica, la vicenda dei marò, la dimostrazione dell’irrilevanza politica dell’alto rappresentante per la politica estera dell’UE. Tre casi emblematici che rappresentato la statura dei nostri politici, simbolicamente destinati a non diventare statisti.
Ma la vergogna infinita continua grazie ad un Parlamento per un terzo praticamente inutile, condotto da un comico diventato patetico e incapace di capire quali potrebbero essere state le valenze politiche di una così grande rappresentanza politica in Parlamento. E il quadro si completa con le ruberie della Lega, o meglio della famiglia Bossi & Co, che dopo essersi battuto per anni contro Roma ladrona, ha fatto la figura, rubando il possibile, del “pezzente politico” privo di ogni dignità personale, culturale, sociale, politica.
Si affacciano dunque i nuovi “statisti” come tale Salvini, che da Bossi ha ereditato il profilo politico volgare, arrogante, menzognero e ciarlatano e che si fa mantenere dall’Europarlamento a ventimila euro al mese, senza mai essere presente. Per contro, il povero leghista segretario in carica, continua a “vomitare” menzogne nei confronti di chi vuole cambiare questo Paese, e non prova la minima vergogna per gli oltre 60 milioni di euro che è costato agli Italiani la chiusura della Padania, il bollettino della Lega.

Per trovare ordine, rispetto delle leggi ed efficienza amministrativa pubblica, dovremmo compiere una rivoluzione copernicana della P.A. e licenziare i “farabutti” che non hanno voglia di lavorare e mettere in prigione chi si fa corrompere quotidianamente. Non basta: dobbiamo costruire nuove carceri o requisire le Caserme sfitte e usarle per mettere tutti i delinquenti che sono in libertà. Oppure ci conviene dichiarare guerra alla Germania alle 8 del mattino e alle 20 arrenderci così diventiamo tutti tedeschi! Forse è l’unica, paradossale e purtroppo irrealizzabile soluzione possibile per rimettere in piedi questo Paese, senza regole, senza onore e senza orgoglio.

Altro conato di nausea: la Mogherini in una delle cariche più alte della UE. Quale più grande umiliazione politica poteva subire il nostro Paese nel vedere Hollande e Merkel in riunione con Putin, senza la presenza dell’alto rappresentante della politica estera della UE? Avete visto il curriculum della Mogherini? Ma dove stava la mente di Renzi quando ha nominato una seppur giovane e bella signora, ad assumere quella carica? Lo ha fatto apposta per farsi ridere dietro le spalle dagli altri Paesi europei o ha dovuto accettare l’imposizione dei potenti, i quali hanno concesso all’Italia questa posizione a patto che ci fosse una persona non qualificata ed inesperta, al fine di non intralciare il loro ruolo primario di veri depositari della politica estera dell’Europa?

L’ultimo pensiero va ai grillini ed ai dissidenti pidiellini. Patetici entrambi. Privi di dignità politica e di senso dell’onore nei confronti degli italiani, dei propri elettori e del mandato politico che hanno ricevuto dalla gente e consacrato dalla Costituzione. Senza coscienza politica individuale né tanto meno collettiva! Gente da eliminare democraticamente alle prossime elezioni.

Coerente con il titolo, vi trasferisco i nomi dei pochissimi statisti che abbiamo avuto e che stanno crescendo nel nostro Paese (vedremo se la storia confermerà): Ilona Staller, Benito Mussolini, “Beato” Marcello Dell’Utri, “Bistecca” Verdini, “Bocca di Rosa” Santanchè, “ Manolesta” Bossi e Giulio “Belzebù”. Per questo l’umanità è composta più di morti che di vivi, anche se qualcuno è ancora in vita.
Leggetevi questo libro: ”La Destra siamo noi” di Giampaolo Pansa. Ed. Rizzoli.

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Apatia riflessiva

Ci sono aspetti di questo Paese che sono diventati pagine di pietra della vita quotidiana. Pagine pesanti che condizionano la qualità della vita di tutti noi. Sto pensando alla Giustizia Ingiusta e differente da caso a caso. I famosi “due pesi e due misure”, (se bastano).
Una discrasia che si nota, purtroppo, con l’incremento di presenza di extracomunitari clandestini che sempre di più occupano illegalmente il nostro territorio, senza che i politici sappiano governare il fenomeno. Non è una considerazione razzista, perché bisogna fare dei distinguo tra la gente onesta e disgraziata (in fuga dagli inferni della guerra) e i delinquenti. Solidarietà umana sì, ma nel rispetto delle nostre leggi e della nostra cultura. Non possono occupare le case senza pagare l’affitto, non possono delinquere ed essere rimessi in libertà dai giudici il giorno dopo, non possono pretendere quello che gli stessi italiani non hanno. Il lassismo politico con cui si affronta un fenomeno che sta impaurendo la gente, che sta rendendo meno sicura la libera circolazione delle persone, deve essere seriamente monitorato e risolto. Il buonismo infantile tipico della così detta sinistra non deve creare situazioni cancrenose, permettendo agli irregolari di spacciare liberamente davanti alle scuole, di far prostituire centinaia di giovani, costringendole con la forza a praticare ciò che non vorrebbero fare. Non ci può essere pietismo per il delinquente che ruba impunemente nelle case della gente. Così come è inaccettabile che vengano rilasciati più di 10.000 detenuti con le normative emesse dai politici che depenalizzavano certi reati minori, senza pensare che questi si aggiungono ai nuovi clandestini, che appena giunti in Italia, scappano nelle città di riferimento criminale, per affiancarsi alle bande che già vengono indicate loro ancora prima di approdare. A tutto questo malessere sociale, causato da fatti che potrebbero essere sicuramente evitati se fosse applicata con maggior rigore la legge da parte dei magistrati, dobbiamo aggiungere l’irresponsabilità o l’incapacità politica di dare una svolta a questo Paese. Ma non è con l’irrigidimento delle pene che si risolve il problema. Si deve trovare un rimedio politico all’immigrazione selvaggia.

Ed eccoci dunque all’argomento “politica”. Cosa sta succedendo in Italia su questo fronte? Forse sta nascendo la “Grosse Koalition” all’italiana. Non possiamo parlare di inciucio. Il coraggio di Renzi e di Berlusconi sta mettendo a dura prova sia i gerontoburocrati della politica sia le nuove leve “più mature” dei grillini e delle stesse fronde interne alla sinistra e di Forza Italia.
Un fenomeno da analizzare davvero è quello del segretario della Lega: un personaggio rozzo ma intelligente, un venditore di fumo astuto che è riuscito a raddoppiare il consenso di un partito che aveva visto la propria vita e la propria morte incombente grazie alla “stessa mano”. La capacità del nuovo segretario di urlare contro tutto e tutti, di opporsi sempre, senza proporre un chiaro progetto politico lascia intendere come stia diventando fragile la stabilità sociale, poiché dietro ad un leghista estremo c’è sempre il rischio della violenza politica. C’è anche una speranza, però, verso questa Nuova Lega: la speranza che riesca a cambiare la situazione di questo Paese corrotto, fatto di corruttori e governato dalla mafia e dalla camorra. Se l’autoinvestitura morale che si è attribuita la Nuova Lega nei confronti della Mafia e dei corrotti/corruttori sarà una cosa seria, molti daranno la propria fiducia a Salvini. Ma per il momento no. Deve dimostrare che sa intervenire politicamente in modo efficace e diverso dagli altri partiti.

A chi daremo dunque la nostra fiducia? l’M5 che fine farà? Intanto i dinosauri della politica continuano a farsi sentire, purtroppo: Brunetta, il geom. Gasparri, Verdini, Cofferati, Bersani, Casini, Santanchè assieme alle nuove leve, che così bene hanno saputo assumere le stesse patologie politiche dei dinosauri, quando non siano addirittura peggiorate: Gotor, Fassina, Civati, l’inutile M5, politicamente parlando e Fitto, assieme a tutti i registi dei grandi scandali italiani (dall’Expo al Mose, dalla Salerno-Reggio Calabria all’Alta Velocità) dove fiumi di miliardi di euro, sono andati nelle tasche degli stessi politici che avrebbero dovuto riformare le anomalie strutturali del Paese, ridando fiducia alle famiglie, offrendo lavoro ai giovani e togliendo l’angoscia alla gente per l’insicurezza regnante nelle città. Siamo arrivati alla frutta. Non ci sono più speranze per cambiare. Dovremo difenderci come meglio sapremo fare.

Leggete questo libro:”Via le mani dai bambini” di Gianfranco Volpin edizioni Quindici. Euro 12

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Se finirà il caos ci potrà essere un futuro?

Paradossalmente l’Italia riesce ad andare avanti solo se nella  caldaia dell’alimentazione sociale, politica, economica entrano continuamente nuove tipologie di energie  negative polivalenti.

Cosa vogliamo dire? Sono anni che viviamo di una crisi ( non è vero è un cambio di modello sciale) alla luce del sole, dove i nodi vengono al pettine  ferendo i più deboli. A questa situazione di morte sociale di tante categorie di persone e di aziende  si sono aggiunti migliaia di immigrati disperati che hanno visto l’Italia come la promessa.

Allora abbiamo tre interpretazioni da applicare a questa situazione:

1.l’evangelica: siamo tutti fratelli, siamo tutti senza lavoro e senza pane e quindi quello che è mio, devo condividerlo con te e quello che è tuo te lo tieni perché, sulla carta , sei più povero di me. In questo modello di interpretazione si aspetta la discesa in campo diretta del Signore attraverso   la Chiesa, con nuove postazioni di accoglienza, riposizionando il modo di consumare la vita da parte di preti, frati e suore, che alle volte, richiudendosi dentro alte mura, ignorano la realtà esterna, pensando di risolvere i problemi con preghiere e chiedendo miracoli al Signore.

2. La politica: l’Italia è sempre stata un caos di razze e di  popoli. Nessuno mai è stato in grado di creare una serie di leggi che fossero valide e  rispettate da ogni tipologia/classe  di popolo. A pensarci bene, perché questo fosse possibile attuarlo, ci ha pensato il crimine organizzato, dalla mafia, all’andrangheta, dalla camorra, alla sacra corona unita, il tutto senza tralasciare, per le natiche più nobili, la massoneria. Quindi più caos c’è più spazio per il malaffare esiste!

3.L’economia: molti imprenditori hanno aiutato gli immigrati che volevano intraprendere un lavoro onesto. Altrettanti ne hanno sfruttato il lavoro sottopagandoli e rendendoli schiavi di un sistema dal quale nessuno può liberarsi. Fino al 1992 il nostro paese è cresciuto senza creare scompensi socio economici  e politici, salvo gli anni di prova  del 68   scombussolati dal terrorismo e dagli attentati. Questo è stato un chiaro segnale che le cose cominciavano ad andare male. Ma al di là degli interventi e dei processi finalizzati all’evento negativo capitato, nessuno ha dato un’interpretazione del grande malore che arrivava in  tutto il Paese. Non  si poteva più andare avanti con quella disparità di trattamenti che classi sociali apparentemente vicine, si trovavano ad avere, con infinita ingiustizia nel trattamento fra l’una e l’altra.

Chi sono stati le colonne portanti  di questo nuovo  scenario?

I politici, gli imprenditori, la Chiesa, i sindacati e  il popolo.

Ora, con grande imprudenza cercherò di segnalarvi, quali possono essere state  a mio avviso, le rispettive colpe di queste cinque classi dirigenti, che governano il Paese dalla fine del 1800.

I Politici: noi italiani fino ai primi anni del 900 siamo stati un popolo incolto, di contadini e di braccianti, di pescatori e di mandriani. Non ci sono statistiche degli italiani/e laureati dall’anno 1900 in avanti.  Le prime arrivano negli anni 30!In altre parole chi governava, dopo l’avvento del Regno d’Italia nel 1860 , aveva una popolazione di analfabeti e di ignoranti assoluti. I pochi che facevano lavori più nobili di quelli citati, si potevano contare sulle dita di due mani. Certo, se da una parte la proprietà latifondista era uno dei parametri di distinzione e di potere sociale, solo con le prime fabbriche, si è andata a costituire una nuova classe dirigente  dalle due facce: gli imprenditori e i dipendenti. Da qua sono nate le associazioni di impresa ( 1910 a Torino e 1918 a Milano) e le Trade Unions italiane, che cercarono di prendere la linfa della crescita da quelle sorte in Inghilterra negli ultimissimi anni del 1800 (1899) .Di fatto sono nati prima i Sindacati che le  Associazioni degli imprenditori.

Gli imprenditori : per quasi 100 anni hanno regnato senza  particolari problemi ( salvo gli ultimi 20 anni) e senza avere responsabilità dirette nelle crisi, accumulando capitale grazie all’immunità garantita dall’inefficienza dello Stato,  se non si pagavano le tasse. Se partiamo dal 1910 vediamo che, passati 100 anni,  nel 2010 la maggior parte delle grandi imprese hanno prolificato segnando il buono ed il cattivo tempo di questo Paese. Alcune fasce sociali si sono arricchite all’inverosimile, mentre l’economia sviluppata dalle imprese ed il lavoro che ne scaturiva, ha fatto esplodere, nonostante le due guerre, una borghesia mediamente ricca e felice. Non è stata necessaria la Rivoluzione Francese (1789) per creare il Terzo Stato in Italia. E’ stato  il lavoro creato da tanti imprenditori, che hanno sacrificato la loro vita, a costruire aziende e aziendine, che potessero permettere alla gente di lavorare, finanziandosi dalla possibilità di eludere il fisco. permettendo così anche ai dipendenti di costruirsi la casa e di comperare , nel tempo, automobile, lavatrice e televisione.

L’altro elemento storico -sociologico che ha costruito questo Paese è stata la fusione della Aristocrazia Papalina con il Clero popolare dando vita ad  un’amalgama di piattaforme religiose distribuite in tutta Italia, diventando i riferimenti parrocchiali di tanti giovani e di tante persone anziane, che hanno trovato nella Chiesa accoglienza e coraggio di intraprendere, di soffrire, di resistere. Ancor oggi in Italia dobbiamo riconoscere alla parte buona della Chiesa, la volontà di aiutare sempre tutti e di tenere aperte le porte per ogni persona che abbia bisogno di un tetto o di un pasto caldo.

Parlare o criticare i Sindacati fino a qualche tempo fa era come appartenere al Partito fascista, anche se non ne avevi avuto la possibilità anagrafica. Invece è arrivata l’ora di aprire il Vaso di Pandora dei signori sindacalisti. Prima però dobbiamo toglierci il cappello davanti al loro indiscutibile Maestro:  Bertinotti. Ha saputo costruire il “brand” del sindacato,con  un suo personale profilo identificativo, come nessun altro ha saputo fare in questo Paese, nemmeno  Pastore con la Cisl o Trentin con la CGIL. Un piccolo impero costituito da risparmi investiti in immobili e pensione molto remunerative sia per lui che per la moglie. Niente da dire. Un professionista del Sindacato. Ma che cavolo ha fatto per questo Paese e per la Classe Operaia? Ditemelo voi. Guardate i siti internet dei Sindacati, in particolare i Bilanci. Provate a vedere se pagano imposte. E la variabile che da indipendente  è diventata dipendente scolpita dall’accordo Lama-Agnelli cosa ha fatto per questo Paese? Che cosa hanno fatto i sindacati per l’Ilva di Taranto? E per l’inquinamento delle concerie di Arzignano e quelle in Toscana? Altro che legge Merli…..In questa fase di cambiamento critico del modello sociale, che come già detto,  non è una crisi, dobbiamo mettercelo in testa bene che il Sindacato non ha capito il cambiamento e vuole conservare solo il proprio potere di opporsi senza progettualità alternativa!  Qui si parla di perdite di migliaia di posti di lavoro, mentre si conservano migliaia di pensioni d’oro, privilegi ai dipendenti statali, del parlamento, degli enti inutili. Bisogna fare una legge che blocchi salari e pensioni dei dipendenti pubblici, se sono al di sopra dello stipendio e della pensione del Capo dello Stato. Si da decorrenza due mesi e a quelli che non vogliono accettare la nuova situazione si pignorano i beni e si mettono all’asta. Una parte dei  fondi che si ricavano vanno ai disoccupati non vicini alla pensione, ai giovani senza lavoro e si pagano, affitti sociali,  per gli immigrati che occupano senza pagare le case dei cittadini, i quali non possono eseguire gli sfratti concessi dal Giudice perché i Centri sociali impediscono la restituzione dell’immobile al legittimo proprietario. Su questa base, i Sindacati devono avere l’abilità, la professionalità per negoziare un modello simile anche per il settore privato. Questa è la vera sfida per la loro sopravvivenza.

Resta il quinto elemento: il Popolo. Siamo un disastro storico. Privi di identità, figli di infinite dominazioni, schiavi della criminalità organizzata,pronti a corrompere e ad essere corrotti, evasori fiscali, codardi nell’esprimere le proprie idee, senza coraggio nel combattere le ingiustizie,forti con i deboli e deboli con i forti. Siamo l’humus ideale per lasciare spazio alle élite nazionali oramai alleate con le élite internazionali , perché Putin stringa amicizia con Berlusconi, perché gli Agnelli zitti zitti se ne vadano d questo Paese,perché Scaroni possa continuare a tessere relazioni con i suoi amici petrolieri, perché Galan da Palazzo Ducale passi ai Piombi, perché Mazzacurati se ne possa stare tranquillo a La Jolla (San Diego California) dopo aver sperperato un miliardo e cinquecento milioni di euro in regali,premi o tangenti, perché le imprese del Mose e  dell’Expo e delle varie ricostruzioni dei terremoti possano continuare a prendere le prebende di Stato, perché il Premier possa confermare nella finanziaria 2015, i 10.000 miliardi di euro per opere strutturali in odore di mafia, perché la Salerno Reggio Calabria possa andare avanti ancora 10 anni, perché i prefabbricati del Belice continuino a restare tali, perché i genovesi, con i fondi stanziati per le opere di salvaguardia del loro territorio possano venire allagati anche l’anno prossimo.

 

Leggetevi un bel libro:Sergio Rizzo. Da qui all’eternità (L’Italia dei privilegi a vita!). Feltrinelli 15 euro

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Italiani brava gente

Parafrasando il titolo di un film e di un libro, le vicende di questi giorni ci portano a riflettere sul comportamento degli italiani, strano popolo capace di esprimere grandi uomini, grandi opere, grandi intelligenze e nel contempo grande individualismo, mancanza di senso dello stato, del dovere e della coscienza collettiva.

Si sono cercate le ragioni partendo dalla caduta dell’impero romano, dissolto ad opera di Odoacre nel 476, passando per le varie dominazioni barbariche, spagnole, francesi, austriache che hanno prodotto un carattere incline a pensare ad un IO piuttosto che a un NOI.

Per l’enciclopedia britannica gli italiani “non possono essere accomunati da nessuna caratteristica” cosa che può essere spiegata dalle diverse dominazioni che si sono succedute sul territorio, mentre altre fonti definiscono gli italiani come appartenenti alla medesima nazione e che, sebbene spesso descritti come popolazione omogenea, sono divisi in molteplici gruppi culturali, sociali e politici…. Il politologo Domenico Fisichella, nella voce “Italia. Popolo, nazione, Stato”  nota come, rispetto ai concetti di “popolo” e “nazione” italiana, si confrontino tre diverse posizioni interpretative:la prima ritiene che si possa parlare di un popolo italiano già a partire dall’età romana,la seconda ritiene che si possa parlare di italiani a partire dai secoli XI e XII,mentre la terza fa coincidere il concetto di popolo italiano con il concetto di nazione, facendo quindi risalire la sua nascita all’Unità d’Italia.

Posizioni diverse che ci fanno capire come parlare di Popolo Italiano sia estremamente difficile, cercando di accomunare un nord al centro e ad un sud. Ma una serie di concetti amorali accomunano tutta l’Italia: la corruzione, la camorra, il clientelismo, l’individualismo,la ruberia amministrativa, oltre all’evasione fiscale: dal Piemonte alla Lombardia dal Veneto all’Emilia per finire in Sicilia, Sardegna, Calabria. Non passa giorno senza che ci sia un nuovo scandalo, una nuova indagine, nuovi imputati che poi sono gli stessi della prima repubblica o i degni figli.

Il sindaco di Locri ha fatto notizia: ha scritto una lettera a Dio, non sapendo più a chi rivolgersi, chiedendo un aiuto per fermare l’assenteismo dei suoi 240 impiegati comunali.

L’a.d. di una società pubblica partecipata piemontese chiede aiuto per risolvere il problema di alcuni suoi dipendenti sempre ammalati: su oltre 200 ogni giorno 34 sono in malattia.

Siamo in perenne emergenza ed a ogni nuova emergenza si cerca di fare fronte improvvisando, anche se la creatività è una caratteristica italiana ed è stata l’arma vincente di molti settori che vanno dalla moda all’alimentare dalla meccanica alla cultura.

Da alcuni mesi è cambiato il primo Ministro, sono cambiati alcuni sindaci di varie città dove ci sono state le più recenti elezioni, si continuano a cambiare i vertici di società pubbliche e private.

Tutto ciò però non basta, per rimettere in sesto le aziende e richiamare al senso di responsabilità i vari dirigenti e dipendenti: al primo accenno di modifica dello status quo si assiste a manifestazioni e proteste. Nessuno vuole rinunciare ai propri interessi, ai propri angoli di tranquillità, soprattutto nello scenario dei dipendenti pubblici o parapubblici. E’ un rifugio dal quale uscire equivarrebbe al proprio suicidio. Mors tua vita mea!

Fa bene Renzi a dire che non guarda in faccia nessuno, speriamo solo che non sia una partita persa in partenza e che lo faccia veramente. Fa bene a puntare sulla Scuola per cambiare questo Paese. Non ci sono altri modi. I giudici, i vigili, i tassisti, i consiglieri comunali, i dipendenti pubblici delle due Camere, tutti quelli che vivono nel loro Paradiso, saranno sempre contro tutti quelli che vorranno portare un po’ di giustizia ed equità in questo modello di società sghimbescia e strabica, ingiusta e annientatrice di ogni nuova speranza per i giovani.

Perché questo tutti contro tutti ? Stiamo affondando e non capiamo che se non ci salviamo da soli, arriverà qualcuno che certamente non avrà scrupoli.

All’annuncio del blocco degli stipendi pubblici, fa eco i nuovi indagati del PD emiliano, uomini del presidente, uomini che avrebbero dovuto sostituire i politici indagati in precedenza. Mentre non c’è alcun annuncio di tagli agli stipendi di manager, magistrati, politici, burocrati. Annullati anche i provvedimenti per rimettere tra i delitti anche il falso in bilancio e il riciclo del denaro. Il Paese dei Balocchi, con 180 miliardi di evasione all’anno, fatta da chi? Dai lavoratori dipendenti? Dai poveri tutori dell’ordine che vivono con 1300 euro rischiando la vita per noi cittadini?

Perché non si scende in piazza a difendere le nostre forze dell’ordine che lavorano per poche migliaia di euro al mese e non si protesta contro chi, come i consiglieri regionali, hanno stipendi che rasentano l’indecenza. Mediamente si parla di 8.500 euro netti al mese per ogni consigliere regionale. Perché il Presidente Renzi non ha bloccato quelle retribuzioni?

Perché i dipendenti delle Camere continuano a percepire stipendi più alti dei primari ospedalieri con privilegi che vanno dai cellulari alle cure estetiche?

Perché politici come Amato continuano ad avere pensioni da oltre 30.000 euro al mese?

Si parla di diritti acquisiti: anche gli scatti di anzianità, anche i rinnovi contrattuali già firmati sono diritti acquisiti… ed allora il diritto è uguale per tutti o come al solito ci sono cittadini di serie A e B?

Moretti chiede gli applausi comunicando di percepire “solo” 690.000 + 190.000 annui. Come farà a vivere? Alla faccia di chi invece vive con 500/600/800 euro al mese.

A tutto c’è un limite!Allora perché non si protesta?

Contro i sindacati che hanno rovinato questo paese difendendo solo alcune categorie di lavoratori.

Contro chi negli ultimi 20 anni ha pensato solo ai propri affari personali, a quelli degli amici , dei nani e delle ballerine ed ora si atteggia a scendere di nuovo in campo come salvatore della patria.

Perché non ci sono leggi severe contro chi deturpa inquina rovina il paese più bello del mondo?

Contro chi non dà alcuna possibilità ai nostri figli e nipoti di avere fiducia in un futuro, di esprimere le proprie potenzialità, di crearsi una famiglia?

Italiani è ora di reagire, poiché è e sarà solo colpa nostra se non facciamo qualche cosa subito e presto!

Leggetevi un libro retrò, che vi fa capire da chi eravamo amministrati: Le Chiavi del 2000 di Franco Reviglio. Mondadori.

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Il re è nudo!

Ci sono ancora più di 2 miliardi e 700 milioni di persone che vivono con un euro al giorno pari a 365 euro all’anno. Di contro sono più di un miliardo di euro le tangenti pagate ai vari ingegneri, dogi, faccendieri, imprenditori che vivono in Italia, 40 miliardi di euro la somma della tangenti pagate all’anno per i vari appalti pubblici e il nero raggiunge i 70 miliardi di euro. Senza considerare il super scandalo del Mose (spartiti oltre 2 miliardi di tangenti) e l’Expo del quale aspettiamo che ci comunichino l’importo delle tangenti distribuite. Stiamo, poi, ancora aspettando da anni gli importi delle tangenti dell’autostrada che non sarà mai finita: la Salerno Reggio – Calabria. E poi le truffe delle banche e dei banchieri delle quali ricordiamo, forse sbagliando o dimenticando, solo qualche nome. Si capisce che è un vizio atavico, dato che il primo di cui abbiamo documentazione è quello della Banca Romana ex Banca Pontificia (1893). In tempi più recenti, invece, ci ricordiamo dei 3000 miliardi di lire che ai tempi di Craxi furono distribuiti a man bassa dal banchiere Drogul della BNL Sudamerica, senza mai sapere in che tasche furono finiti. Poi citiamo la Banca Popolare di Lodi che coinvolse nientepopodimeno che il Governatore della Banca d’Italia, quello che andava a messa tutte le mattine, come Belzebù. E ancora il Monte Paschi (come fanno ad essere ancora a piede libero personaggi come Mussari?), Antonveneta (spariti 3000 miliardi di lire ai tempi di Pontello), Carige (Berneschi e magistrati indagati solo per 21 milioni di euro…), Unipol, Banca delle Marche, Ubi Banca (indagati Bazoli e Pesenti, i nomi più prestigiosi della finanza italiana), oltre alle perdite delle varie Banche di Credito Cooperativo sparse per l’Italia corrispondenti ad una cifra di circa sei miliardi.

 

Ecco recuperando la somma di queste cifre frutto di truffe, ruberie, furti, rapine, malaffare potremmo, almeno in parte, contribuire a sfamare le persone che attualmente vivono con un euro al giorno. Inoltre potremmo intervenire sul nostro territorio disastrato per evitare i danni alle persone ed alle case. Potremmo aiutare i 4 milioni di poveri che sono alla ricerca quotidiana di un piatto di minestra, senza contare i 2 milioni di immigrati illegali che sono sparsi per le regioni italiane, senza lavoro, senza casa, senza documenti. Ma all’inganno, alla truffa , al furto si aggiunge anche la beffa. Gli accusati si dichiarano tutti innocenti e continuano arrogantemente farsi vedere in televisione, minacciando chi li ha accusati e meravigliandosi di essere stati trascinati in scandali del genere. Guardate Galan, che sembrava un ottimo ministro. Pur di non andare in prigione si è organizzato con stampelle e gesso da presa.

 

Possiamo capire se quanto di simile (seppur con valori economici diversi) fosse capitato prima del 1789, dove non c’era democrazia, non c’era la televisione, non c’erano magistrati integerrimi che ci sono oggi, non esistevano leggi eque e tutelative dei diritti umani, non esistevano giornalisti attenti e preparati, non esisteva il garantismo. Ma ai giorni nostri dove la vita di tutti noi si svolge sotto una campana di vetro, mi chiedo come possano capitare certe malefatte talmente grandi da ritenerle quasi non verosimili. L’ultima chicca che ci segnalano in merito all’Expo: il Rotary International, che aveva deciso di partecipare in modo importante, dopo lo scandalo emerso, ha deciso di ritirare la partecipazione. Un esempio puramente simbolico, ma che la dice lunga sull’immagine dell’ITALIA percepita all’estero dopo 20 anni di berlusconismo e 20 anni di scandali di ogni tipo e dimensione: da Parmalat alle Banche sopra dette, dai partiti alle opere infrastrutturali segnalate. Concludiamo invitando i politici a costruire nuove carceri o completare quelle in costruzione e non liberare i detenuti, con la scusa che non c’è posto a sufficienza. Se sono dentro un motivo ci sarà. Scontino la pena e poi escano liberamente.

 

Leggetevi un bel libro: “I cretini non sono mai eleganti” la storia di Giorgio Armani scritta da Paola Pollo

 

 

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Giustizia su misura

Poveri Giudici. La vergogna che accompagnerà coloro che hanno comminato la pena di espletare servizi sociali per  quattro ore alla settimana alla persona che per 20 anni ha governato i propri affari facendo il primo ministro di questo disastrato Paese, deve essere una sofferenza interiore difficilissima da portarsi dentro tutta la vita. Perché i giornalisti non si pongono questo problema morale? Perché continuano a dare spazio televisivo ad un condannato, arrogante, bugiardo e falso? Chi paga la scorta di questo condannato? Tutti noi cittadini naturalmente! Uno come lui è libero di fare campagna elettorale, di andare in televisione di fare praticamente la  vita normale di uno come noi, non di uno “come lui”. E’ un insulto alla cultura giuridica di questo Paese, è un insulto all’immagine internazionale di questo Paese, è un insulto alla reputazione che lentamente l’Italia stava cercando di riconquistarsi dopo le manfrine teatrali praticate dal condannato, in Italia e in giro per i vari G7 e G8. E’ un insulto a tutti gli italiani perché un personaggio del genere è la vergogna in persona, per quello che non ha fatto per gli Italiani e per quello che ha fatto per se stesso, per i suoi amici, per le sue aziende, per le sue odalische, per i suoi vizi capitali per i personaggi che hanno attorniato il “Buffone” di Roma come i giornali stranieri, inglesi e tedeschi hanno definito il multimiliardario di Arcore.
“5 anni di prigione sicura – ha ricordato Luttwack  – se fosse stato un politico americano ad essere condannato per quel reato. La follia che accompagna ancora alcuni degli italiani che vedono in lui un possibile leader politico, spiega, almeno in parte, perché il nostro Paese si trova in queste condizioni.” Carceri non messe in funzione dai Ministri che governavano ai suoi tempi hanno obbligato gli attuali governanti a proclamare indulti silenziosi e leggi che cancellano la clandestinità degli immigrati, emesse obbligatoriamente per l’ignavia politica che ha caratterizzato il ventennio dei ministri berlusconiani e dei principali collaboratori. Il ventennio ha creato un clima politico nauseabondo, dell’immortalità del male, della continuità del potere di chi sa raggirare sempre la giustizia e le regole, del familismo amorale, dei compagni di merende sempre pronti a difendere  il controllo del potere delle sue aziende e dei privilegi dei suoi amici. Ha clonato personaggi politici senza memoria come Scajola, senza pudore come Brunetta, senza ritegno come Gelmini, senza  “intimissimi” come Santanchè, senza etica come Verdini, senza cultura politica come Toti, senza  coscienza come Formigoni, senza cervello come Carfagna, senza ragione come Gasparri.  Insomma uno zoo completo di politici/e  da oscurare con il voto e da dimenticare.
Per fortuna alcuni hanno saputo riscattarsi dalle sue iniezioni ipnotiche: tanto di cappello ad Alfano, Schifani, Sacconi, Bonaiuti e rispetto per qualcuno rimasto come Romani e l’ondivago Bondi che prima o poi lascerà il pifferaio magico, non appena sgarrerà sulle regole penitenziali e si metterà strillare che non è Giustizia quella che applicano nei suoi confronti.
Ma l’ex Cavaliere non è il solo a richiamare il mio motto di protesta contro  personaggi che hanno occupato posizioni importanti, rovinando l’esistenza degli onesti. Con tutto il rispetto mi chiedo se ci sono ombre nel processo di canonizzazione di un Papa come Wojtyla, che ha lasciato correre impuniti per anni, i delitti dei preti pedofili (il card.Martini ha detto un Grande Papa ma non un Santo) e ha ignorato il genocidio dei Tutsi e degli Hutu, avvenuto in Rwanda dal 6 aprile al 16 luglio del ‘94. Giovanni Paolo II non ha certo responsabilità diretta per questa strage, ma non poteva non sapere che i preti avevano accolto nelle loro chiese più di 3000 Tutsi e che poi hanno aperto le porte ai ribelli per fare un’orribile strage di tutti quelli che si erano i rifugiati nella Casa del Signore. Sapete che fine hanno fato questi preti? Sono stati ricoverati in alcuni conventi in assoluto silenzio. Fatti che pochi conoscono.

Leggetevi un libro interessantissimo, anche se è in inglese:“Reshaping the future” di Arduino Paniccia edited by Ennio Savi. 22 euro.

 

 

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Meglio non saperlo?

Un’Italia in caduta libera purtroppo! Troppe falle stanno emergendo quotidianamente, anche in conseguenza della lunghissima crisi, che ha cambiato letteralmente il modo di gestire l’amministrazione pubblica e la vita delle famiglie italiane. L’affannosa ricerca di risorse, la continua tassazione su tutto quello che a un ministro può venir in mente, la disastrosa gestione dei fondi delle Regioni con ruberie e furti a favore di spese personali, sono il continuo segno che quanto fatto dal consigliere Fiorito, che si vestiva da antico romano, sia diventato il “costume” regionale e nazionale. Il deficit della Sicilia, il numero di dipendenti pubblici della stessa Regione (oltre 14.000 contro i 5000 della Lombardia) sono indicatori di mala gestione politica diventata endemica ….anzi fra poco sarà pandemica.

Le fabbriche chiudono e i disoccupati raggiungono i quattro milioni (con tre milioni di immigrati illegali) oltre a quelli che stanno per diventarlo grazie a vertenze tipo Elettrolux. Sul tavolo di Zanonato ci sono oltre 150 vertenze di aziende che sono in crisi o chiuse o che stanno per esserlo. Sull’Ilva è caduto il silenzio stampa, per far credere all’opinione pubblica che il problema non esiste più. Le concessionarie d’auto in due anni si sono ridotte del 35% e le edicole da 42.000 sono passate a 30.000. E i furti, in alcune città, sono aumentati del 15% perché oltre ai ladri di professione ci sono quelli che rubano per sopravvivere.

Vogliono liberare i detenuti dalle carceri per rimandarli a delinquere nelle città già piene di delinquenza. La sicurezza non esiste più. Non ci pensano nemmeno a finire le carceri in costruzione, che potrebbero detenere i prigionieri in sovrappiù. Pensano che il futuro sia con meno carcerati! Ma dove vivono? Stanno per cambiare la legge per gli immigrati illegali, i quali non sono più perseguibili per legge, se non delinquono. Questa è la società che vogliono i vari Berlusconi, Letta, Alfano, Vendola e purtroppo anche Renzi, visto che non si è pronunciato in materia.

Insomma, un Paese governato senza una guida politica precisa, con politici insicuri che vivono alla giornata e che stanno sempre più costruendo un moloch, uno Stato che deve essere per forza contro il cittadino.
Nessuno ha il coraggio di opporsi alle continue prese per i fondelli. Speriamo che il Movimento 5 Stelle porti le reazioni avute in parlamento, anche se travisate dalle televisioni, sulle piazze per essere l’unico strumento di protesta sociale contro la classe politica di ladri e corrotti che continua ad esserci nelle due Camere, nelle Regioni e nelle Città.

Non ci sarà cambiamento futuro finché personaggi come Berlusconi calcheranno la scena politica e qualche milione di italiani continuerà a sostenerlo come fosse una figura divina. Speriamo nei giovani, che ripuliscano tutto lo sporco che in questi 40 anni è stato fatto in questo Paese. La Guardia di finanza se la prende con i negozi che non rilasciano gli scontrini (giustamente) mentre ha lasciato che la famiglia Armellini si potesse costruire un impero di 1200 e oltre immobili e 50 alberghi risultando inesistente per il Fisco. Ma a chi la danno a bere che stanno combattendo gli evasori? Si chiamano evasori anche quelli che non pagano una multa o il canone Rai, ma sono rispettate gentildonne chi si chiamano Armellini o quel gentiluomo di Scarpellini, il palazzinaro romano che ha locato gli immobili al Parlamento, vincolandoli ad affitti d’oro, applicati con valori doppi di quelli del mercato.

Secondo voi chi ci vorrebbe al governo per cambiare le cose ed arrestare i corrotti, gli evasori, i ladri? Un tipo come Putin, come Obama, come Merker, come i Generali in Egitto?

Prima che vi scoppi il cervello, prima di fare un infarto leggete questo bel libro: “Un milione di farfalle” di Eben Alexander per Mondadori.

 

 

 

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I tormentoni italiani

Il primo tormentone lo riserviamo al problema dell’amnistia e dell’indulto. Premesso che sono solidale con i detenuti che non possono godere dei diritti umani previsti anche dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, mi permetto di accusare i politici del presente e del passato governo, sia quello di Monti che quello di Berlusconi, attribuendo loro l’assoluta incapacità di affrontare seriamente questo problema.

 

Al 31/03/2013 i detenuti erano 65.831, di cui detenuti stranieri circa 24.000 (dei quali 3000 arrestati per clandestinità/presenza illegale, di cui soltanto il 22% ha in carico solamente questo reato: il 78% – 2438 – ha commesso anche altri reati). Totale posti penitenziari italiani: 45.647. Condannati in via definitiva: 38.023. In attesa di giudizio 27.808. Costo singolo per detenuto: 116 euro al giorno.

 

Presenza dei detenuti rumeni: 4000 unità. Presenza dei detenuti nordafricani: 4000 unità.

 

Esiste una normativa, che i governi non applicano, in base alla quale si possono rinviare ai Paesi di origine, nella fattispecie Romania e Tunisia/Algeria/Marocco i detenuti già processati e condannati. Perché il Governo italiano non mette in atto questo meccanismo, che potrebbe abbassare già di 8000 unità le presenze carcerarie? L’Italia potrebbe pagare per ogni detenuto restituito 50 euro risparmiandone 66 al giorno. Perché i politici non lo fanno?

 

Secondo tormentone. Si tratta di altro tema sul quale la classe politica deve rispondere ai cittadini: perché le aziende straniere che operano nel settore edile e delle infrastrutture quando concorrono alle gare di appalto in Italia non devono presentare il certificato antimafia, al contrario delle aziende italiane? Non vi sembra un modo facile facile per favorire le imprese italiane in odore di mafia a raggirare questa disposizione di legge? Come? Direte voi. Certamente l’avrete già intuito: la mafia fonda aziende all’estero concorrendo ai bandi di gara senza così avere il problema di presentare il certificato antimafia. Ci ha pensato qualcuno dei politici? Signor Letta, Signor Zanonato, Signor Lupi, signora Cancellieri, signor Alfano pensate che sia il caso di dare una controllata a questa notizia?

 

Terzo tormentone: la dequalificazione politica dei personaggi attualmente eletti nel Parlamento. A mio parere la madre di tutti i tormentoni è la figura politica Berlusconi. La gente non ce la fa più a sopportarlo: il problema del giorno non è la crisi inarrestabile, la disoccupazione, le aziende che chiudono, la criminalità delle città, l’inquinamento, la mancanza di lavoro, le banche che non aiutano le PMI, le tasse che aumentano, il PIL che continua a decrescere. No, il tema del giorno è sempre lui e solo lui: Berlusconi e la sua benedetta pratica per non farlo estromettere dal Parlamento. Negli Stati Uniti un cittadino, anche se politico, con una sentenza emessa, sarebbe in prigione dal giorno dopo l’emissione della stessa. In Italia no! Giornali e televisione non sanno fare altro che continuamente riportare questo tema. Avete provato a vedere cosa scrivono i giornali tutti i giorni? Escluso l’estero e la cronaca nera e quella locale, le notizie sono 4/5 e sempre le stesse. Con fantasticherie, ipotesi che si inventano solo i giornalisti… una noia impareggiabile, sia nei quotidiani politici sia nelle trasmissioni televisive politiche.

 

Per contro nessuna bella notizia… nessuna speranza di cambiare la legge elettorale, nessuna speranza di vedere in pensione, o ritirati al bar del loro paese politici come Verdini, Brunetta, Bersani, Bossi, Maroni, Formigoni, Casini, Gasparri, Santanchè, Schifani, Bindi, Marini, Bassolino, Scaiola, Galan, Brambilla, Carfagna, Fassina, Polverini, Alemanno, Storace, La Russa, Mauro, Bondi. Aggiungiamo a tutti questi polemici, obsoleti mentali (anche se giovani) e servili (riferito ai berlusconiani) rappresentanti del popolo anche la massa dei grillini ai quali chiediamo cosa facciano in Parlamento per questo Paese.

 

Leggetevi un bel libro: Il Principio Passione di Vito Mancuso, circa 16 euro.

 

 

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Nausea quotidiana

Tanta voglia di metterli al rogo (se si potesse). La banda di politici che continua a governare questo Paese è la dimostrazione del destino che il futuro riserva all’Italia. Un Paese alla deriva, con dicotomie socioeconomiche da Guinness dei primati. Il 10 per cento delle famiglie detiene il 50 per cento della ricchezza del Paese. Milioni di disoccupati e giovani senza lavoro che aspettano che il Governo prenda provvedimenti seri. Invece di che cosa si occupano i giornali e le televisioni? Del tormentone di Berlusconi, il quale invece di dare l’esempio come cittadino condannato che rispetta le leggi, continua a disturbare la vita degli italiani con il rinfacciare continuo dei suoi problemi personali, dei quali almeno tre quarti degli italiani se ne frega altamente. Purtroppo la pena non è finita: qualche migliaio di italiani, ancora plagiati dall’imbonitore di Arcore, pensano di supportarlo credendolo indispensabile per la vita politica di questo Paese.

 

Maledetta quella volta che hanno iniziato il lavoro di pulizia politica, poi interrotta dalla smania di potere dei vari Di Pietro della situazione. Gente come il geom. Gasparri o il rag. Matteoli non molleranno mai il loro scranno in Parlamento. Morti i Craxi ecco che il virus si è mutato e sono nati i Berluscones, genia politica molto più resistente ai principi etici e morali e assolutamente dotata di   anticorpi mostruosi che gli consente la pratica della corruzione quotidiana, l’arroganza di potere e la strafottenza televisiva, le cui immagini dei vari portavoce a dir poco ricordano le facce delle baracche del Luna Park sulle quali scaricavamo le nostre palle di stoffa. E chi cambierà questa legge elettorale…? Nessuno finché sarà vivo politicamente Berlusconi. La maledizione continua. Troppo comodo farsi eleggere e conservare i privilegi da parlamentari.

 

Ma non c’è da schifarsi solo dei politici. Mi dispiace dirlo ma anche alcuni, troppi giornali, si occupano di cose futili e personali quali sono le vicende di Berlusconi. Pagine su pagine che si ripetono, pareri incrociati che danno letteralmente il nervoso a chi li legge. Feltri che vuole fare il Montanelli e Belpietro che vuole fare il giornalista intellettuale. Scontati anche Ferrara e Travaglio. Mentre notizie di una gravità assoluta per l’Italia, come quella di essere stato individuato come lo Stato dell’Unione Europea nel quale non è consigliato investire, anzi fortemente classificato come modello di Paese nel quale non poter portare ogni tipo di iniziativa economica o industriale, non ha visto alcun commento serio, nessun approfondimento che si rispetti. Una notizia irrilevante a confronto dell’importanza del futuro di Berlusconi! Allora è meglio smettere di comperare i quotidiani faziosi e banali e non guardare più le trasmissioni televisive che ripetono sempre le stesse cose e fanno vedere sempre gli stessi personaggi. Quanto meglio si vive senza giornali e televisione…..Non è che desideriamo essere disinformati, ma è molto meglio usare la rete e i social per scambiare le informazioni.

 

L’ultimo conato di rabbia lo riserviamo ai 5 stelle: il più grande bidone politico del secolo. Ancora peggio della Lega. Grillo rintronato,ridotto ad una macchietta di se stesso che non sa più cosa dire. Gli eletti in parlamento, che invece di ribellarsi al nulla che li circonda, intellettualmente parlando, e scegliere con chi fare politica, rimangono attaccati alle seggiole del potere come dei baccalà, muti e inoperosi. Per fortuna c’è un Presidente che ha del miracoloso. Sembra quasi che il destino voglia salvare l’Italia grazie a Napolitano, evitandoci di diventare realisticamente un Paese delle banane, lasciando in mano a questo ultraottantenne, meravigliosamente attento e lucido, le decisioni che devono essere prese per non lasciarsi travolgere dallo tsunami berlusconiano, dall’imbecillismo politico dei 5 stelle e dal patologico indecisionismo politico del PD. Non siamo arrivati alla fine. Peggiorerà ancora.

Leggetevi un bel libro: Il complesso di Telemaco di Massimo Recalcati. Feltrinelli Editore