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LA PROVA DECISIVA - Service
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LA PROVA DECISIVA

L’insieme dei fattori storici, sociali, politici che stiamo vivendo nel nostro Paese, per taluni aspetti accomuna altre nazioni, ma nell’ambito della singola struttura dei fattori comuni ci sono aspetti molto diversi che rendono, in Italia, la crisi più o meno pericolosa e per taluni particolari versi anche letale. Nel senso economico del termine. Possono morire imprese, categorie di lavoratori, investimenti e progetti futuri, la spensieratezza di un vivere normale, la gioia dei giovani nel poter trovare un lavoro dopo aver studiato per tanti anni. L’unico elemento che può sopravvivere sono i politici di tutte le genìe. I paracaduti previdenziali che hanno sono ad uso esclusivo della loro classe sociale: non conta la preparazione, il livello culturale o l’onestà. Un politico corrotto o corruttore, con avviso di reato o con processi in corso continua a percepire tutti i benefits che solo i politici italiani hanno a disposizione.

Questo è lo scenario dal quale partiamo. Voglio citarvi dei dati demografici, perché saranno questi a darci le proiezioni future di come sarà il nostro Paese. Nel 2019, senza il Covid sono stati drammatici. Nello stesso anno la UE ha registrato 112 morti ogni 100 nati. Nel 2021 la popolazione anche a causa del Covid, calerà sotto i 59 milioni di abitanti e secondo alcune catastrofiche previsioni potrà arretrare sotto i 50, mentre per fine secolo si prevedono 30 milioni di abitanti. Non fanno cenno agli immigrati. In Europa la media dei figli è 1.56 per donna. In Italia è 1.27 (comprese in questo caso le immigrate, altrimenti sarebbe di 1.17). Ci condiziona anche il profilo della popolazione che è in rapido invecchiamento (oggi in Italia ci sono 122 abitanti tra i 70 ei gli 80 anni e 100 abitanti tra 0 e 9 anni. Oggi nel mondo siamo 7.8 miliardi di persone per attestarci a fine secolo a 10.9 miliardi (fonte Corriere Lettura). Chi ci governerà dovrà assolutamente migliorare. Quindi prepariamoci a votare persone preparate. Il lavoro per combattere il Covid (la pandemia finirà quando sarà vaccinato tutto il mondo, come dice Bill Gates) va centralizzato non lasciando poteri alle regioni, altrimenti ognuna fa quello che vuole. I vaccini vanno seguiti molto attentamente, investendo anche su aziende italiane (FIDIA, Zambon,Menarini) con fondi statali a disposizione per la ricerca o jont venture con altre aziende estere. Sempre chi governerà ha queste cose da fare. Deve abbattere il debito pubblico del 25%; la pressione fiscale e la tassazione. Di una % a due numeri. Devono mettere in prigione gli evasori conclamati. Se non c’è posto costruire nuove carceri. Scovare gli addentellati della malavita organizzata nei gangli sociali apparentemente normali, usando anche metodi di repressione innovativa. Abbattere almeno del 50% la corruzione, la disoccupazione e il nero. Ridurre del 50% il tempo di durata dei processi giudiziari. Controllare l’abusivismo edilizio, il degrado delle reti stradali, l’immigrazione clandestina, il commercio di sostanze stupefacenti, il numero dei dipendenti statali per assenteismo e i falsi invalidi, così come i truffatori che percepiscono il reddito di cittadinanza. Deve digitalizzare le scuole e riformare le Università nell’ambito della ricerca e dei concorsi. Deve mettere in atto una politica ambientale rigorosa senza indugi, promuovendo l’uso di carburanti non inquinanti. Non parliamo di come deve gestire l’importo promesso dalla UE chiamato Next Generation. Pochi sanno che solo 80 miliardi sono sussidi a fondo perduto, gli altri sono prestiti da restituire. L’Italia deve dare circa 35/37 miliardi come contributo, in cinque anni, medesimo tempo di arrivo del sostegno economico europeo.

A fare tutto questo che politici abbiamo? Proviamo a fare un’analisi anche bonaria. Fratelli d’Italia, ha una valida leader, purtroppo antieuropeista e senza classe dirigente ed esperienza di lavoro. Lega: partito senza classe dirigente,condotto da un antieuropeista, narcisista e inaffidabile politicamente parlando, vista la pessima esperienza di governo, nella quale non ha saputo risolvere i problemi per continuare a governare. Unici seri e preparati politici leghisti sono: Luca Zaia e Giorgetti. C’è anche il ridicolo: Fontana. PD: un partito in eterno cambiamento, senza leadership e senza progetti futuri. M5: partito con vari leader, tutti da operetta, senza futuro strutturato, destinato a liquefarsi ( salvo una decina di nomi). Come un altro partito storico: Forza Italia. A quest’ultima riconosciamo la moderatezza del leader, giunto oramai alla frutta come capacità di condurre politicamente un partito che doveva essere l’erede dei liberali. Senza Berlusconi rinsavito non c’è futuro. E mi dispiace. Qualche forzista troverà spazio in altri gruppi politici. La causa? Berlusconi non ha saputo costruire una classe dirigente che potesse portare avanti il suo progetto liberale e moderato. Conte: ha lavorato bene con l’Europa. È un neopolitico educato e intelligente ma gli manca la capacità di comandare e di decidere come gestire il Recovery Fund. Si attornia di personaggi eticamente discutibili, non sufficientemente preparati, compresi alcuni ministri paurosamente incompetenti. Gli atri frammenti politici non li considero sia per la legge elettorale in vigore, sia per la pochezza politico culturale ed esperenziale dei leader. Salvo Speranza che ha dato il massimo di quello che poteva in emergenza Covid. Credo che, tra i micro partiti, ci sia un leader un po’ “matto” politicamente parlando, non adatto a stare in Parlamento. Indovinate chi è. Aspetto le elezioni del Presidente della Repubblica puntando su tre persone: Draghi, Casellati, Monti. Andare alle elezioni politiche entro giugno, a mio parere c’è il pericolo che alla pandemia e ai problemi economici delle imprese e alla disoccupazione si aggiunga una campagna elettorale letteralmente impazzita. Non escludo Trumpate, stile Capitol Hill.

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