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Italiani brava gente - Service
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Italiani brava gente

Parafrasando il titolo di un film e di un libro, le vicende di questi giorni ci portano a riflettere sul comportamento degli italiani, strano popolo capace di esprimere grandi uomini, grandi opere, grandi intelligenze e nel contempo grande individualismo, mancanza di senso dello stato, del dovere e della coscienza collettiva.

Si sono cercate le ragioni partendo dalla caduta dell’impero romano, dissolto ad opera di Odoacre nel 476, passando per le varie dominazioni barbariche, spagnole, francesi, austriache che hanno prodotto un carattere incline a pensare ad un IO piuttosto che a un NOI.

Per l’enciclopedia britannica gli italiani “non possono essere accomunati da nessuna caratteristica” cosa che può essere spiegata dalle diverse dominazioni che si sono succedute sul territorio, mentre altre fonti definiscono gli italiani come appartenenti alla medesima nazione e che, sebbene spesso descritti come popolazione omogenea, sono divisi in molteplici gruppi culturali, sociali e politici…. Il politologo Domenico Fisichella, nella voce “Italia. Popolo, nazione, Stato”  nota come, rispetto ai concetti di “popolo” e “nazione” italiana, si confrontino tre diverse posizioni interpretative:la prima ritiene che si possa parlare di un popolo italiano già a partire dall’età romana,la seconda ritiene che si possa parlare di italiani a partire dai secoli XI e XII,mentre la terza fa coincidere il concetto di popolo italiano con il concetto di nazione, facendo quindi risalire la sua nascita all’Unità d’Italia.

Posizioni diverse che ci fanno capire come parlare di Popolo Italiano sia estremamente difficile, cercando di accomunare un nord al centro e ad un sud. Ma una serie di concetti amorali accomunano tutta l’Italia: la corruzione, la camorra, il clientelismo, l’individualismo,la ruberia amministrativa, oltre all’evasione fiscale: dal Piemonte alla Lombardia dal Veneto all’Emilia per finire in Sicilia, Sardegna, Calabria. Non passa giorno senza che ci sia un nuovo scandalo, una nuova indagine, nuovi imputati che poi sono gli stessi della prima repubblica o i degni figli.

Il sindaco di Locri ha fatto notizia: ha scritto una lettera a Dio, non sapendo più a chi rivolgersi, chiedendo un aiuto per fermare l’assenteismo dei suoi 240 impiegati comunali.

L’a.d. di una società pubblica partecipata piemontese chiede aiuto per risolvere il problema di alcuni suoi dipendenti sempre ammalati: su oltre 200 ogni giorno 34 sono in malattia.

Siamo in perenne emergenza ed a ogni nuova emergenza si cerca di fare fronte improvvisando, anche se la creatività è una caratteristica italiana ed è stata l’arma vincente di molti settori che vanno dalla moda all’alimentare dalla meccanica alla cultura.

Da alcuni mesi è cambiato il primo Ministro, sono cambiati alcuni sindaci di varie città dove ci sono state le più recenti elezioni, si continuano a cambiare i vertici di società pubbliche e private.

Tutto ciò però non basta, per rimettere in sesto le aziende e richiamare al senso di responsabilità i vari dirigenti e dipendenti: al primo accenno di modifica dello status quo si assiste a manifestazioni e proteste. Nessuno vuole rinunciare ai propri interessi, ai propri angoli di tranquillità, soprattutto nello scenario dei dipendenti pubblici o parapubblici. E’ un rifugio dal quale uscire equivarrebbe al proprio suicidio. Mors tua vita mea!

Fa bene Renzi a dire che non guarda in faccia nessuno, speriamo solo che non sia una partita persa in partenza e che lo faccia veramente. Fa bene a puntare sulla Scuola per cambiare questo Paese. Non ci sono altri modi. I giudici, i vigili, i tassisti, i consiglieri comunali, i dipendenti pubblici delle due Camere, tutti quelli che vivono nel loro Paradiso, saranno sempre contro tutti quelli che vorranno portare un po’ di giustizia ed equità in questo modello di società sghimbescia e strabica, ingiusta e annientatrice di ogni nuova speranza per i giovani.

Perché questo tutti contro tutti ? Stiamo affondando e non capiamo che se non ci salviamo da soli, arriverà qualcuno che certamente non avrà scrupoli.

All’annuncio del blocco degli stipendi pubblici, fa eco i nuovi indagati del PD emiliano, uomini del presidente, uomini che avrebbero dovuto sostituire i politici indagati in precedenza. Mentre non c’è alcun annuncio di tagli agli stipendi di manager, magistrati, politici, burocrati. Annullati anche i provvedimenti per rimettere tra i delitti anche il falso in bilancio e il riciclo del denaro. Il Paese dei Balocchi, con 180 miliardi di evasione all’anno, fatta da chi? Dai lavoratori dipendenti? Dai poveri tutori dell’ordine che vivono con 1300 euro rischiando la vita per noi cittadini?

Perché non si scende in piazza a difendere le nostre forze dell’ordine che lavorano per poche migliaia di euro al mese e non si protesta contro chi, come i consiglieri regionali, hanno stipendi che rasentano l’indecenza. Mediamente si parla di 8.500 euro netti al mese per ogni consigliere regionale. Perché il Presidente Renzi non ha bloccato quelle retribuzioni?

Perché i dipendenti delle Camere continuano a percepire stipendi più alti dei primari ospedalieri con privilegi che vanno dai cellulari alle cure estetiche?

Perché politici come Amato continuano ad avere pensioni da oltre 30.000 euro al mese?

Si parla di diritti acquisiti: anche gli scatti di anzianità, anche i rinnovi contrattuali già firmati sono diritti acquisiti… ed allora il diritto è uguale per tutti o come al solito ci sono cittadini di serie A e B?

Moretti chiede gli applausi comunicando di percepire “solo” 690.000 + 190.000 annui. Come farà a vivere? Alla faccia di chi invece vive con 500/600/800 euro al mese.

A tutto c’è un limite!Allora perché non si protesta?

Contro i sindacati che hanno rovinato questo paese difendendo solo alcune categorie di lavoratori.

Contro chi negli ultimi 20 anni ha pensato solo ai propri affari personali, a quelli degli amici , dei nani e delle ballerine ed ora si atteggia a scendere di nuovo in campo come salvatore della patria.

Perché non ci sono leggi severe contro chi deturpa inquina rovina il paese più bello del mondo?

Contro chi non dà alcuna possibilità ai nostri figli e nipoti di avere fiducia in un futuro, di esprimere le proprie potenzialità, di crearsi una famiglia?

Italiani è ora di reagire, poiché è e sarà solo colpa nostra se non facciamo qualche cosa subito e presto!

Leggetevi un libro retrò, che vi fa capire da chi eravamo amministrati: Le Chiavi del 2000 di Franco Reviglio. Mondadori.

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