Categorie
Blog Il Dorsale Il Frontale

I tormentoni italiani

Il primo tormentone lo riserviamo al problema dell’amnistia e dell’indulto. Premesso che sono solidale con i detenuti che non possono godere dei diritti umani previsti anche dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, mi permetto di accusare i politici del presente e del passato governo, sia quello di Monti che quello di Berlusconi, attribuendo loro l’assoluta incapacità di affrontare seriamente questo problema.

 

Al 31/03/2013 i detenuti erano 65.831, di cui detenuti stranieri circa 24.000 (dei quali 3000 arrestati per clandestinità/presenza illegale, di cui soltanto il 22% ha in carico solamente questo reato: il 78% – 2438 – ha commesso anche altri reati). Totale posti penitenziari italiani: 45.647. Condannati in via definitiva: 38.023. In attesa di giudizio 27.808. Costo singolo per detenuto: 116 euro al giorno.

 

Presenza dei detenuti rumeni: 4000 unità. Presenza dei detenuti nordafricani: 4000 unità.

 

Esiste una normativa, che i governi non applicano, in base alla quale si possono rinviare ai Paesi di origine, nella fattispecie Romania e Tunisia/Algeria/Marocco i detenuti già processati e condannati. Perché il Governo italiano non mette in atto questo meccanismo, che potrebbe abbassare già di 8000 unità le presenze carcerarie? L’Italia potrebbe pagare per ogni detenuto restituito 50 euro risparmiandone 66 al giorno. Perché i politici non lo fanno?

 

Secondo tormentone. Si tratta di altro tema sul quale la classe politica deve rispondere ai cittadini: perché le aziende straniere che operano nel settore edile e delle infrastrutture quando concorrono alle gare di appalto in Italia non devono presentare il certificato antimafia, al contrario delle aziende italiane? Non vi sembra un modo facile facile per favorire le imprese italiane in odore di mafia a raggirare questa disposizione di legge? Come? Direte voi. Certamente l’avrete già intuito: la mafia fonda aziende all’estero concorrendo ai bandi di gara senza così avere il problema di presentare il certificato antimafia. Ci ha pensato qualcuno dei politici? Signor Letta, Signor Zanonato, Signor Lupi, signora Cancellieri, signor Alfano pensate che sia il caso di dare una controllata a questa notizia?

 

Terzo tormentone: la dequalificazione politica dei personaggi attualmente eletti nel Parlamento. A mio parere la madre di tutti i tormentoni è la figura politica Berlusconi. La gente non ce la fa più a sopportarlo: il problema del giorno non è la crisi inarrestabile, la disoccupazione, le aziende che chiudono, la criminalità delle città, l’inquinamento, la mancanza di lavoro, le banche che non aiutano le PMI, le tasse che aumentano, il PIL che continua a decrescere. No, il tema del giorno è sempre lui e solo lui: Berlusconi e la sua benedetta pratica per non farlo estromettere dal Parlamento. Negli Stati Uniti un cittadino, anche se politico, con una sentenza emessa, sarebbe in prigione dal giorno dopo l’emissione della stessa. In Italia no! Giornali e televisione non sanno fare altro che continuamente riportare questo tema. Avete provato a vedere cosa scrivono i giornali tutti i giorni? Escluso l’estero e la cronaca nera e quella locale, le notizie sono 4/5 e sempre le stesse. Con fantasticherie, ipotesi che si inventano solo i giornalisti… una noia impareggiabile, sia nei quotidiani politici sia nelle trasmissioni televisive politiche.

 

Per contro nessuna bella notizia… nessuna speranza di cambiare la legge elettorale, nessuna speranza di vedere in pensione, o ritirati al bar del loro paese politici come Verdini, Brunetta, Bersani, Bossi, Maroni, Formigoni, Casini, Gasparri, Santanchè, Schifani, Bindi, Marini, Bassolino, Scaiola, Galan, Brambilla, Carfagna, Fassina, Polverini, Alemanno, Storace, La Russa, Mauro, Bondi. Aggiungiamo a tutti questi polemici, obsoleti mentali (anche se giovani) e servili (riferito ai berlusconiani) rappresentanti del popolo anche la massa dei grillini ai quali chiediamo cosa facciano in Parlamento per questo Paese.

 

Leggetevi un bel libro: Il Principio Passione di Vito Mancuso, circa 16 euro.

 

 

Lascia un commento