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Ne rimarrà una sola!

In tempi non sospetti, l’allora CEO di Iveco, Giancarlo Boschetti disse: “Ne rimarrà una sola… “, riferendosi alle Sette Sorelle e parafrasando una nota frase di un famoso film. Era la fine degli anni ’90, e il Costruttore nazionale era la perla del gruppo Fiat con alla guida un Amministratore Delegato e non un brand manager (con i suoi pro e contro).

Boschetti probabilmente ha voluto lanciare una provocazione, ma di sicuro ci ha visto lungo. Vero è che i “brand” ovvero i marchi che brillano sulle calandre dei Tir in circolazione sono sempre sette – per ora – ma le compagini sociali, rispetto ad allora, si sono notevolmente modificate, andando proprio nella direzione indicata dal manager torinese: Mercedes, o meglio Daimler si è da tempo staccata dal partner Chrysler, rimanendo ancora, insieme a DAF, una azienda senza “soci/concorrenti”, la stessa IVECO è confluita nell’universo CNH Industrial, emntre chi ha fatto il colpo grosso (dal punto di vista di unificazioni) è il colosso Volkswagen che si è accaparrata il controllo di Scania ed MAN. Marchi e strategie commerciali ben distinti al momento, ma movimenti di manager e spostamenti di impianti fanno presagire future e più strtturate “sinergie”.

Ed è proprio di ieri la notizia che fa fare un ulteriore passo verso la “teoria Boschetti”. Non è certo un mistero, infatti, che Renault Trucks e Volvo Trucks operino da tempo sotto lo stesso tetto, condividendo componentistica, linee di produzione e alcune funzioni direzionali, ma proprio ieri, appunto, l’unione si è fatta più massiccia con la nomina di Giovanni Lo Bianco, già amministratore delegato di Volvo Trucks Italia, nel ruolo di Vice-President del Volvo Group Trucks Sales Italia. Un incarico, questo, che lo porterà ad assumere la responsabilità delle attività di Renault Trucks Italia e di Volvo Trucks Italia.

Senza dubbio vedremo ancora per molti anni circolare sulle strade Losanghe, Grifoni, Leoni, Stelle e gli altri marchi dei nostri amati camion, ma di certo le evoluzioni societarie e strutturali all’interno dei grandi gruppi mondiali, prima o poi, si riperquoteranno, nel bene o nel male, anche sul prodotto. Ovviamente noi ci auspichiamo e siamo convinti che sarà nel bene!