Il 2017 è stato un anno molto positivo per i mercati diversi da quello statunitense e mi aspetto che ciò continui. Prima dell’inizio del 2017 l’azionario globale ha attraversato un periodo difficile, rimanendo sempre indietro rispetto ai titoli statunitensi. Ci saranno sempre periodi in cui i titoli globali faticano, ma sono presenti anche momenti in cui superano i mercati statunitensi, e credo che ci stiamo dirigendo in questa direzione al momento.
Ci sono diverse ragioni che ci portano a pensare che il rally continuerà anche nel 2018. Molte società stanno iniziando a porre maggiore enfasi su profittabilità e rendimenti per gli azionisti. Si evidenzia un rafforzamento diffuso in diversi mercati internazionali, oltre che in tutti i settori. L’economia europea si è stabilizzata, e il Giappone sembra orientato nella giusta direzione. Diversi mercati emergenti non erano così forti da molto tempo. Anche la debolezza del dollaro ha aiutato. Inoltre, dato che Europa e Giappone hanno avuto bisogno di più tempo per riprendersi dalla crisi finanziaria globale, è ragionevole pensare che abbiano anche più spazio per crescere. Per tutte queste ragioni rimaniamo positivi rispetto alle prospettive future.
Sono meno ottimista rispetto all’azionario Usa, ma non particolarmente negativo. Le valutazioni dei titoli statunitensi sono salite molto nel corso degli ultimi due anni, ma abbiamo anche assistito a una straordinaria ripresa degli utili e a innovazioni significative in diverse società. Quindi, abbiamo una posizione più ottimistica per gli altri mercati considerata la grande forza di quelli statunitensi.
Le banche centrali hanno sicuramente aiutato la crescita dei mercati azionari globali, ma credo che diversi mercati finanziari e società siano in grado di fare bene anche in assenza di questi stimoli, senza dubbio.
Per quanto riguarda il rischio politico in Europa, e in particolare la diffusione di populismo e nazionalismo, ritengo che in realtà l’integrazione europea sia stata di fatto raggiunta. È presente una moneta comune, introdotta nonostante considerevoli difficoltà. Negli ultimi anni sarebbe stato facile per l’Italia fare un passo indietro e tornare alla Lira, ma gli italiani hanno deciso che questo sarebbe andato contro ai loro interessi. Lo stesso è accaduto in Spagna e in Portogallo. Alcuni Paesi sono stati ricompensati più di altri.
Passando ai mercati emergenti, tra i titoli di maggior successo nel 2017 troviamo le società cinesi basate sulla rete, grazie anche all’intervento del governo. La scelta di impedire alle società statunitensi di operare nel Paese ha spinto la Cina a sviluppare autonomamente le proprie internet companies. Non si tratta di semplici cloni delle rispettive controparti statunitensi, in quanto sono piuttosto innovative e orientate al progresso.